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14 marzo 2011

Interferenze

Scena: strada cittadina con grande flusso di traffico; una persona si avvicina al passaggio pedonale e preme il pulsante sul palo del semaforo che serve a far venire il verde per l’attraversamento pedonale. Passa qualche secondo, le auto iniziano a fermarsi, appare il verde per i pedoni. La persona attraversa sotto gli occhi impazienti degli automobilisti e prosegue il suo percorso sulla parte opposta della strada, mentre ode il rumore delle auto in ripartenza.

Chissà quante volte abbiamo vissuto questa piccola e apparentemente insignificante esperienza. Tutto normale ? Non è accaduto nulla ?

Invece è cambiato tutto. Tutta la storia del mondo è cambiata.
Riflettiamo. Tutte quelle persone, a bordo delle loro auto, si sono fermate per un circa un minuto. Tutti i loro eventi, da qual momento in poi, sono stati determinati da quel minuto passato ad aspettare. Molto probabilmente gli effetti sul resto della loro esistenza saranno trascurabili, ma non è detto. Quel piccolo evento dell’attesa al semaforo può avere ripercussioni inimmaginabili.

Siccome la fantasia non mi manca, ecco una serie di possibili conseguenze:
- quel minuto di attesa ha fatto perdere il treno ad una delle persone che quindi è stata costretta ad attendere il treno successivo. Uno dei due treni potrebbe essere deragliato: la persona sarà viva o morta a seconda di quale treno ha preso. Oppure (evento meno tragico) mentre aspetta il treno successivo, conosce la persona della sua vita, che poi sposerà e con la quale avrà dei figli. Ecco che quell’attraversamento pedonale ha scatenato una progenie;
- quel minuto di attesa è servito ad arrivare un minuto più tardi a casa e a non scoprire un tradimento;
- quel minuto di attesa è servito a riflettere meglio su una cosa ed ha permesso di risolvere un problema che rischiava di avere gravi conseguenze;
Ma non voglio togliervi il gusto di immaginare mille altre conseguenze derivanti da quel minuto di attesa al semaforo.

Quello che è accaduto la definirei una “interferenza” nel “normale” susseguirsi degli eventi. Ogni evento interferisce con gli altri, ma questo dell’attraversamento pedonale ha un fascino tutto particolare che deriva dal fatto che dipende da un gesto volontario (quello del pedone che decide di premere il pulsante) e che questo gesto abbia influenza su molte persone (tutte quelle che si fermano con l’auto al semaforo e poi, a seguire, su tutte quelle che avranno a che fare con queste, e via così all’infinito).

Dev’essere per questo che, quando sono io a premere quel pulsante, mentre poi attraverso, mi assale un sottile senso di colpa ...

Teoricamente le interferenze possono sommarsi una con l’altra (perdo il treno per un minuto e subito dopo inizia lo sciopero dei ferrotranvieri ...) o annullarsi a vicenda (perdo un minuto al semaforo ma evito così di essere coinvolto in un tamponamento che accade 100 metri più aventi). A pensarci bene però, che gli eventi si sommino mi pare ovvio, mentre che si annullino completamente mi risulta alquanto improbabile: dovrebbero verificarsi due eventi, correlati tra loro e con effetti totalmente opposti ... si, veramente improbabile.

Da questa piccola riflessione emerge quanto siano fortemente intrecciati tra loro gli eventi e come interferiscano continuamente tra loro. Ne consegue che nulla è veramente trascurabile: ogni evento accade in un preciso istante portandosi dietro la storia di una molteplicità di altri eventi accaduti precedentemente: è il suo DNA, che si propagherà per sempre negli eventi a venire.

La prossima volta che premerete un pulsante per far apparire il verde di un passaggio pedonale, pensate un attimo a tutto ciò che avete appena scatenato e, mentre sentirete il rumore di tutti quei motori che ripartono, forse percepirete anche voi quel sottile senso di colpa ... ma adesso saprete da cosa dipende.

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